sabato 17 maggio 2008

IL GUSTO DEI SENSI: LA MEDITERRANEITA' DENTRO IL CORPO

Spicchi di giallo abbacinante,

ghirlande di sole ubriaco

incastonate tra gli interstizi della pelle.

Fuoco nella carne,

calore tenue e palpitante

che penetra e irradia ogni muscolo del mio corpo.

Brividi nelle viscere,

profumi tra le mani.

Melodie dolci e amare

mordono, avvinghiano e scaldano i sensi.


Tripudio di frutti maturi e succosi,

che le mie dita ghermiscono

con bramosia e ardore.

Vertigini di sensazioni sfolgoranti e sfavillanti

accoccolate tra le mie labbra,

che la lingua,

roteando e flettendosi come danzatrice dionisiaca,

lambisce, sfiora, accarezza.


Solletico spasmodico, sottile,

dove piacere e fastidio si mescolano

in un’ambivalenza obliqua

cosparsa di impertinenza.

La mia bocca, come vellutato giaciglio,

accoglie una sarabanda di gusti

che scivola lungo il palato

con voluttà e languore.


Schegge di sublimi e prorompenti profumi

infilzano le mie membra

laddove il sole e l’anima svernano.


Esploro e sbrano ogni recesso dei miei sensi,

spalancati e frementi,

per capire, carpire, sentire, sperimentare.


Mi immergo, come anima digiuna e vergine,

in accattivanti e scintillanti sensazioni,

per sviscerarle e imprimerle sulla pelle

con l’eccitazione concitata e convulsa

di chi scandagli orizzonti sconosciuti e lontani,

e più scopre, più desidera scoprire.


Il mio corpo è spugna inquieta e sfrontata

che fruga spudorata tra mondi lucenti e cangianti.


Colori, odori, consistenze

da assaggiare, annusare, toccare.

Il mio corpo si culla

dentro lo splendore abbagliante e vibrante

dell’arancione, del giallo, del viola, dell’indaco, del rosso.

Ognuno, e tutti insieme.

Gusto inebriante di fichi maturi

che impiastricciano dita, guance, labbra.

Mescolare, inventando combinazioni surreali e sorprendenti,

frutti, salsedine e spezie,

in un gioco infinito e fantasmagorico

di inesauribili scoperte e palpitanti stupori.


Mi perdo e mi trastullo

in un labirinto di dedali sensoriali

fragili e splendenti,

imprevedibili e potenti,

come raffiche di libeccio e tramontana.

Oceano di sensazioni tremanti, turbolente e tumultuose

che risuonano nel mio universo corporeo,

dove ogni istinto esplode senza remore e timori.


Chiara Manganelli

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