mercoledì 28 gennaio 2009

“EUFASIA” ARTE COME TRADE D'UNION TRA EUROPA E ASIA



L'11 gennaio 2009, presso l'elegante ed esclusivo “Port Palace Hotel” di Montecarlo, è stata inaugurata una mostra d'arte originale, raffinata e “multietnica”.

Elisabetta e Paola Fantaccini, anime dell'azienda di comunicazione “Eufasia s.a.r.l” e promotrici dell'evento, hanno dato vita a una kermesse sorprendente ed esplosiva, mirabilmente curata fin nei minimi dettagli. L'allestimento impeccabile, l'attenzione solerte e minuziosa per i particolari e la doviziosa “regia” di tutte le performance artistiche denotano un impianto organizzativo di gran classe e pregio. I bellissimi locali del “Palace Hotel”, sfarzosi ma mai barocchi, con un magnifico e iridescente mare a fare da cornice al tutto, si sono rivelati una location ideale per valorizzare al meglio questo evento.

La serata è stata densa di sorprese e spettacoli, spaziando dalla musica alla cucina, dal Tai Qi alla scultura, dalla pittura alla fotografia. L'esposizione potrà essere visitata fino al 25 gennaio.

Tantissimi gli artisti chiamati ad arricchire, animare e movimentare questo singolare vernissage: Daphnè Du Barry (scultrice), Fabiana D'Amico (scultrice), Lanfranco Lanari (pittore), Akira Zakamoto (pittore), Rafael Pacheco (pittore), Ivana Boris (fotografa), Claudia Albuquerque (fotografa), Yukako Custo (musicista), Yang Er Yue (Tai Qi), Anthony Alberti (bodypainter), solo per citarne alcuni.

Quale modo migliore per comunicare se non l'arte nella sua magnifica e inesauribile versatilità e poliedricità di significati? Questa l'idea che ha spinto le sorelle Fantaccini a organizzare questo ambizioso evento, peraltro perfettamente riuscito.

Eufasia”, secondo l'etimologia greca del termine, e non a caso, significa “buona comunicazione”. Infatti l'arte rappresenta e incarna sicuramente una modalità comunicativa straordinaria, piena di simboli, suggestioni, contaminazioni e valenze.

L'arte ha anche una funzione unificatrice oltre che comunicativa. Essa è capace di sottolineare le peculiarità e le differenze, ma anche di trasformarsi in terreno comune, sensibilità universale, materia plasmabile che identifica e connota l'anima pur distinguendola come entità magica, unica e irripetibile.

L'arte è spesso in grado di superare le barriere linguistiche, perché non ha bisogno di parole e di codici verbali condivisi. Con l'arte si possono superare i limiti spazio-temporali e culturali, dialogando direttamente con la parte più nascosta e profonda dell'anima umana. Un colore, un suono, un movimento, arrivano a sfiorare direttamente le nostre corde emotive, facendole vibrare e sussultare. Senza bisogno di parole.

Questa è “buona comunicazione”.


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