mercoledì 28 gennaio 2009

AKIRA ZAKAMOTO ESPONE ALLO SPAZIO 10 DI IVREA BAMBINI INDACO, ANTESIGNANI DEL CAMBIAMENTO UNIVERSALE


Sabato 13 dicembre 2008, presso il Centro Culturale Multimediale “La Serra” di Ivrea, è stata inaugurata la mostra personale di Akira Zakamoto “Bambini Indaco”, in collaborazione con l’associazione culturale “Spazio10”. In esposizione, fino al 6 gennaio 2009, undici quadri (oli su tela) del pittore torinese.

Durante la serata è stato presentato, da Pietro Abbondanza e Cristina Garavaglia, fondatori della casa editrice “Stazione Celeste”, il libro di Celia Fenn “L’avventura indaco-cristallo: bambini e adulti indaco e cristallo, i pionieri della nuova era”.

Spazio 10 (www.spazio10.it) è una realtà attiva sul territorio di Ivrea da circa cinque anni. Nasce nel giugno 2004 con l'intento di costituire uno spazio artistico polivalente dedicato all'arte contemporanea. I suoi associati, intendono incentivare la ricerca artistica attraverso l'ideazione di progetti che esulino dal circuito commerciale dell'arte istituzionale, per creare invece opportunità di sviluppo di canali alternativi, promuovendo e sostenendo giovani artisti in cerca di occasioni per potersi esprimere e poter comunicare nuove idee.

Stazione Celeste” (http://www.stazioneceleste.it/) è una casa editrice e insieme uno spazio di incontro che si occupa di tematiche legate alla spiritualità. I libri editi da “Stazione Celeste” sono delle finestre affacciate su mondi sorprendenti e inesplorati; sono viaggi che possono condurre chi li legge a scoprire nuove strade, nuovi modi di vivere, più consapevoli e profondi, che trascendono la mera apparenza e la realtà fenomenica in cui siamo immersi.

In particolare, il libro di Celia Fenn affronta il tema dei bambini indaco e cristallo. Bambini che sono messaggeri di cambiamento, antesignani di una “rivoluzione” spirituale e culturale imminente, presente “in nuce” nel genere umano, ma che ancora non ha trovato gli strumenti e i tempi per realizzarsi appieno. Questi fanciulli “magici” giungono sulla terra come “angeli”, per innescare un processo di consapevolezza che la razza umana non potrà ignorare, e che, inevitabilmente, produrrà un cambiamento “apocalittico” nelle nostre società e nelle nostre culture.

Questo illuminante libro viene “illustrato” da questa mostra grazie ai dipinti dell'artista “Akira Zakamoto”, a cui il tema dei bambini, concepiti come esseri superiori e forieri di una teleologia profonda dell'esistenza, è particolarmente caro e costituisce il fulcro della sua ricerca concettuale e artistica.

Nei quadri di Akira Zakamoto i bambini rappresentano una connessione mistica tra universi tangibili e mondi intrapsichici, perché essi sono in grado di dare un significato diverso ai significanti, ai segni che si presentano ogni giorno sotto i nostri occhi, e che noi non sempre riusciamo a decodificare.

In queste opere assistiamo alla rappresentazione di una poetica che incarna “un'escatologia esoterica” densa di valenze spirituali oltre che artistiche.

E così muta lo sguardo, e muta la prospettiva consueta e desueta, attraverso un gioco di metamorfosi semantiche che lo stesso Zakamoto descrive nella presentazione di questa mostra, e che preannuncia una trasformazione non solo di stilemi linguistici, ma di significati e di concezioni, aprendo la via a strade nuove e imprevedibili dove l'essere umano può ritrovarsi abbandonando sé stesso e le proprie antiche e fallaci credenze. Ironica iperbole, magnifica e paradossale.


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